II Edizione, Firenze 2024

L’UOMO Edizioni
Collana: Biblioteca di Psicosintesi
Prima Edizione Firenze 2008
Seconda Edizione Firenze 2024
ISBN 9788895473024
Pagine 232
€ 20,00

 

 

       Novità editoriale 2024
          Seconda edizione

“La Psicosintesi parte dal centro vitale

dell’essere umano, dal Sé,  e studia

tutti i fatti psicologici nella loro

relazione vitale con quel centro”

Roberto Assagioli 

Il modello assagioliano della Psicosintesi, applicato alla terapia, appare oggi come il più adatto per la comprensione del disagio esistenziale dell’essere umano.
L’uomo è inteso come un essere vivente che si auto-realizza, percorrendo una via individuale e relazionale che va dall’Io al Sé, dalla personalità all’anima.
La malattia è un momento di fermo e di stallo in questo procedere e/o un atto separativo e di chiusura relazionale. In entrambi i casi l’uomo dice di No a se stesso ed alla propria condizione umana, si ritrae dalla vita per timore o si pone al di sopra di essa per arroganza; si incrina – fino a rompersi – il filo di collegamento tra l’Io e il Sé.
La terapia si rivela allora come un intervento che mira ad una ricucitura umana e spirituale del tratto di unione tra la personalità e l’anima, al fine di far riprendere all’uomo il suo cammino di auto-realizzazione.
Il fattore terapeutico fondamentale che permette il ricostituirsi della relazione tra l’Io e il Sé è l’umiltà, qualità umana per eccellenza, e i buoni sentimenti, che come una costellazione sembrano indicare i vari tratti di percorso del cammino di ritorno dell’uomo a se stesso ed alla propria umanità.

 

 

Recensioni


E’ forse troppo bello essere un’anima?”. Nell’iniziare questa recensione mi ritrovo a partire dalla fine del libro, da quelle intense pagine dove si postula l’ipotesi dell’innocenza originaria misconosciuta che porta l’uomo a sentirsi in colpa e a nascondere le sue bellezze interiori all’altro. […] Proprio nel senso assagioliano di sintesi come momento più alto che comprende ed eleva ad altra prospettiva, il libro rappresenta gli aspetti salienti della “cura” quali la “conoscenza del percorso umano“, la “pratica della psicoterapia” (nei suoi aspetti di volontà e amore) e infine la “maieutica dell’anima“, vera protagonista della rinascita.

Si percepisce, leggendo, qualcosa che va oltre la mera esposizione di concetti e teorie: è proprio come se chi scrive tendesse la mano al lettore, creando un contatto e quindi l’incontro che permette di penetrare in modo diverso anche in passi già conosciuti. […] Sono in primo luogo significative le citazioni delle parole dei pazienti, spesso degenti psichiatrici gravi che esprimono condensati di saggezza, a conferma della impossibilità di patologizzare il Sé.

Alberti afferma che la sofferenza è qualcosa che accomuna tutti i pazienti, al di là della diagnosi nosografica da manuale, ma quello che è ancor più grave è la solitudine nella condizione di sofferenza. Il terapeuta quindi ha “il compito di decomporre l’organizzazione patologica e realizzare una ri-definizione della malattia in termini di sofferenza esistenziale e la ricerca di un possibile significato positivo ed evolutivo, oppure l’utilizzazione della sofferenza come opportunità evolutiva” (pag. 184) […] e “potrà riuscire a fare ciò soltanto con l’amore” (pag. 189) ovvero una capacità di accoglienza totale e incondizionata.

Virginia Cioni
(in Rivista di Psicosintesi Terapeutica, Anno IX  N. 17
Firenze 2008)