L’UOMO Edizioni
Collana: L’Uomo
Firenze 2017
II edizione
ISBN 978-88-95473-20-8
Pagine 216
€ 22,00
Partendo dalle sue basi di formazione psicosintetica, e dalla sua esperienza in campo psichiatrico, l’autore sviluppa e approfondisce alcuni tra i temi più importanti dell’esistenza, tentando di sfiorare, senza la pretesa di svelarlo, il mistero dell’uomo. Sembra quasi di muoversi, tra le pagine di questo libro, in un approfondimento progressivo del nostro cammino esistenziale, alla ricerca di un Sé, allo stesso tempo paradossalmente presente e mancante, a tratti tanto lontano da sembrare irraggiungibile, ed a momenti invece tanto vicino da sentirlo quasi a portata di mano. Esso può essere riscoperto, cessando lo sforzo di allontanamento da noi stessi, causa prima delle deviazioni esistenziali ed anche psicopatologiche, ed essendo semplicemente ciò che si è, nella totalità del proprio esserci. Si riscopre così il valore della nostra presenza (“Io ci sono”), e con essa un nuovo sistema di valori, non più imposti dall’esterno, bensì liberamente riconosciuti dall’uomo all’interno del suo stesso cuore.
Recensioni
“Il libro di Alberto Alberti felice silloge di istanze psicologiche e di istanze filosofiche si situa all’interno dell’esperienza terapeutica della scuola di psicosintesi, fondata da Roberto Assagioli (…) l’accento posto sulla tensione tra il nulla ed il tutto della condizione umana, fra la possibilità dell’esistenza con serie e nuove possibilità in direzione della sintesi, oppure dissolversi. E in quest’ultimo caso Alberti descrive il crollo e la disintegrazione dell’io, in termini che ricordano da vicino quelli che il più celebre antropologo italiano Ernesto de Martino chiamava ‘crisi della presenza’”.
[Religione e Società, Anno XIII n. 30, pp. 125-126, gennaio-aprile 1998]
“Un salto nella saggistica può consentire singolari scoperte. È il caso de “Il Sé ritrovato” di Alberto Alberti […] dove, muovendosi da presupposti di psicosintesi, si rivaluta il valore fondamentale del sentimento di libertà, […] e l’amicizia, intesa in senso ampio come qualità base dei rapporti umani, che […] si propone come fattore fondamentale per una nuova civiltà e cultura globale. Con Il Sé ritrovato s’inaugura a Firenze una collana di studi sull’uomo unica nel suo genere. Un libro che solo all’apparenza potrebbe considerarsi riservato agli addetti ai lavori, ma che invece apre al lettore attento nuovi orizzonti di conoscenza”.
[Libri e Lettere, in “La Nazione”, 31.01.1995, Firenze]
“Un libro sull’uomo e per l’uomo […] A chi è digiuno di Psicosintesi e a chi già cammina lungo questo percorso, questo bellissimo libro offre conoscenza, una grossa opportunità di riflessione e di apertura al nuovo e una bella sintesi di ciò che può essere il lavoro terapeutico, non solo per figure professionali, ma anche per chi vuol essere terapeuta di se stesso e nel mondo”.
Anno XII N. 2, Ottobre 1995, pp. 43-44
Istituto di Psicosintesi, Firenze
“Il Sé ritrovato […] allude all’uomo che ritrova se stesso, la sua anima, nella sua realtà più profonda, sperimentando un sentimento di amore per tutto e per tutti, per tutto ciò che è vita, un sentimento di riconciliazione con se stesso, con gli altri, con l’universo. Gli fa da contraltare il non-uomo, che si allontana da questa sua essenza profonda e finisce per identificarsi con una falsa immagine di sé, precipitando, secondo un meccanismo involutivo ben descritto nel libro, o in una celebrazione della sua onnipotenza, oppure in una sopravalutazione della sua impotenza: due situazioni estreme che alla lunga coincidono”.
[Scaffale, in “Il Tirreno”, 12.08.1994, Livorno]
“Il sentimento di cui parla Alberti è al di sopra delle emozioni che coinvolgono, e non è neanche quello che si può vivere in un sogno ad occhi aperti. Il sentimento di gioia che si eleva come un canto da questo libro, esulta della consapevolezza di esserci a tutti i livelli umani […] e riecheggia della consapevolezza, possibile per l’uomo, di vedere qual è il bene per lui, e quindi volerlo liberamente: l’uomo può realizzare ciò che vuole, se è libero di essere chi è. L’amore di un uomo in cammino verso la propria anima è un amore che nasce dalla libertà di esserci”.
[in Giornale di Psicosintesi, N. 9 Dicembre 1994, p. 14,Centro Studi di Psicosintesi “R. Assagioli”, Firenze]